Con il termine “veganesimo” si intende la scelta di non aderire allo sfruttamento e all’uccisione degli animali non umani che le attuali condizioni di vita nei paesi sviluppati comportano in vari ambiti (come, ad esempio, l’alimentazione, l’abbigliamento, lo svago, la didattica e la ricerca).
Con il termine “vegetarianesimo” si indica, invece, la scelta alimentare che esclude la carne dalla dieta quotidiana. L’adesione alla dieta vegetariana prevede, in pratica, diverse opzioni: alcuni evitano di nutrirsi con qualunque animale, alcuni evitano di mangiare solo gli animali che hanno gli occhi, altri solo quelli che hanno un sistema nervoso centrale, altri solo quelli che vivono sulla terraferma. La scelta alimentare vegana esclude sia i corpi degli animali sia i prodotti di origine animale come il latte, le uova, il miele, sia i composti derivati in parte da questi alimenti. Le sostanze necessarie per una dieta equilibrata, di cui i vegetali sono privi, vengono assunte in forma di integratori.
In entrambi i casi le scelte alimentari onnivore vengono sottoposte a vaglio critico e analizzate sotto la lente dell’etica per indagarne la sostenibilità. In particolare, lo sfruttamento intensivo degli animali non umani da parte delle industrie, con lo scopo di aumentare quanto più possibile la redditività dei loro allevamenti, ha sollevato preoccupazioni inerenti la salute umana, l’ambiente e la sofferenza animale. In quest’ultimo caso la ragione che giustifica il rifiuto di nutrirsi mangiando gli animali non umani ha a che fare con la considerazione morale che si attribuisce a essi, e chiama in causa la responsabilità umana nei loro confronti.
In entrambi i casi le scelte alimentari onnivore vengono sottoposte a vaglio critico e analizzate sotto la lente dell’etica per indagarne la sostenibilità.
Sono varie le teorie etiche che hanno analizzato il problema, fornendo risposte diverse in merito al quesito sul tipo di considerazione morale che spetta agli animali non umani, e sulle basi su cui questa poggia. Attribuire valore alla capacità senziente degli animali non umani spesso conduce a rifiutare quella forma di discriminazione indicata col termine “specismo”.
Elena Nave Comitato etico interaziendale, Aou Città della salute e della scienza di Torino Ao Ordine Mauriziano – Asl Città di Torino Consulta di bioetica onlus
Questo testo è tratto dal libro Le parole della bioeticaa cura di Maria Teresa Busca e Elena Nave (Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 2021). Per gentile concessione dell’editore.