A partire da una lettura della filosofa Heidi Maibom sull’adottare una prospettiva nuova guardando il mondo con gli occhi degli altri, abbiamo raccolto alcune note sull’empatia nella pratica medica e nella relazione con il paziente.
Richard McQuellon si interroga su cosa significhi diventare “propriamente empatici” prendendo spunto dalle parole della collega medico che ha vissuto la malattia oncologica: “Non sono mai stata propriamente empatica finché non ho avuto la neuropatia periferica”.
A seguire Mario Perini considera l’altra faccia della medaglia dell’empatia: la fatica della compassione e della cura. Mettersi nei panni del proprio paziente è complicato e può esaurire le risorse emotive e mentali. Come possiamo farcela? Perché provare a farcela?
Riflessioni e considerazioni che ruotano attorno all’etica della cura, quella capacità di comprendere gli altri – spiega Elena Nave – che nasce dall’esperienza della relazione tra individui.
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