Siamo arrivati al quarto numero della rivista de ilpunto.it – confronti su medicina e sanità – che oggi inviamo a circa 800 indirizzi (tra richieste di colleghi che desiderano ricevere la copia cartacea e invii istituzionali), senza contare gli oltre 9000 utenti attivisulla piattaforma digitale in poco più di 9 mesi di piena attività. Ci sembra un buon risultato e lo vediamo anche dalla newsletter che inviamo ogni quindici giorni e che conta un forte numero di fidelizzati anche al di fuori dell’Ordine di Torino. ilpunto.itintercetta così un pubblico ampio, all’interno della Professione, ma anche all’interno e al di fuori delle Professioni.
Ci siamo sforzati di trovare temi che possano interessare tutti i medici, aiutandoci a riscoprire la dimensione umana della professione e a contrastare la deriva che vorrebbe farci diventare solo dei tecnici.
L’obiettivo che ci siamo posti è dunque in fase di avvicinamento?
Questo progetto editoriale è stato pensato come strumento di approfondimento e confronto su temi delicati e talvolta non sufficientemente discussi in ambito sanitario. Siamo partiti dalla necessità di analizzare argomenti che riguardano l’etica della professione, la deontologia, la relazione di cura e la comunicazione con pazienti e cittadini, la metodologia della ricerca clinica e i rapporti tra scienza e politica. Vogliamo interrogarci su quello che riguarda il “vivere da medico”, dentro e fuori l’ambulatorio o l’ospedale, per chiarirci le idee e per indirizzare in modo più consapevole il nostro comportamento come professionisti sanitari.
Ci siamo sforzati di trovare temi che possano interessare tutti i medici, aiutandoci a riscoprire la dimensione umana della professione e a contrastare la deriva che vorrebbe farci diventare solo dei tecnici. Per diventare un punto di riferimento e una risorsa culturale non solo per medici, odontoiatri e professionisti sanitari, ma anche per tutte le persone che abbiano il piacere di aggiornarsi e confrontarsi su temi controversi e per questo particolarmente coinvolgenti. In particolare per dare l’occasione anche a lettori non medici di conoscere le questioni che tutti i giorni ci riguardano più da vicino, stiamo delineando un ambito editoriale forse un po’ ambizioso e complesso: riuscire a trattare argomenti e temi inerenti alla professione con una solidità concettuale, argomentativa e bibliografica che dia soddisfazione al nostro lettore e che gli restituisca una competenza reale. Sia all’interno della nostra professione per affrontare i problemi e le domande che quotidianamente ci si presentano, sia al di fuori di essa per consegnare anche a chi non “maneggia” le questioni mediche un’idea più definita e diretta di cosa voglia dire fare il medico e l’essere medico, fornendo un’informazione completa e affidabile.
Proponiamo “un formato lento” che richiede un patto culturale con il lettore: ritrovare il tempo da dedicare alla qualità del contenuto che significa valore, acquisizione di competenza e affidabilità.
In questi mesi di lavoro abbiamo messo a fuoco che accanto all’informazione è importante la formazione del lettore: questo significa innanzitutto cercare di conoscere le esigenze del nostro interlocutore, valorizzarne le caratteristiche, i bisogni culturali e il tempo a disposizione per leggere e aggiornarsi. Ma implica anche un dovere: porgere una sfida di conoscenza che sia reciproca. Per noi che vogliamo migliorare nell’offrire contenuti coinvolgenti, funzionali e solidi dal punto di vista scientifico e per il lettore che mette in gioco la disponibilità ad essere affiancato nell’analisi ed elaborazione di temi e contenuti articolati e complessi.
Sappiamo bene che nella comunicazione attuale, sempre più digitale, vince chi è più veloce a farsi leggere, ma la nostra scelta editoriale è consapevole. Anche se incalzati dalla dittatura delle breaking news, per certi temi scegliamo e proponiamo “un formato lento” che richiede un patto culturale con il lettore: ritrovare il tempo da dedicare alla qualità del contenuto che significa valore, acquisizione di competenza e affidabilità. Con effetti formativi e informativi efficaci a lento rilascio.
Guido Giustetto Presidente OMCeO Torino Direttore scientifico ilpunto.it