La ricerca di un’identità visiva
Il nuovo progetto dell’OMCeO di Torino nasce per offrire uno spazio di riflessione sui temi inerenti la deontologia, l’etica, il vivere la professione di medico e odontoiatra, per approfondire le relazioni complesse tra scienza e politica. Arrivare al punto non è mai semplice e presuppone l’essere convinti di porsi sempre in una condizione di ricerca.
Le parole chiave
La sfida dell’emergenza sanitaria ha accentuato la consapevolezza che salute/malattia riguardano tutti e che la presa in carico della persona malata rende necessarie competenze professionali diverse e di alto livello, integrate in un sistema capace di valorizzare lo sguardo e le capacità di professionisti diversi. Cura e competenze che devono essere quanto più vicine possibile ai bisogni – espressi o inespressi – della persona malata e di chi le sta accanto.
La struttura concettuale
Il marchio del progetto il punto ha preso le mosse dallo stetoscopio, uno degli strumenti con i quali il medico “ascolta” il paziente. Una componente profondamente umana – il mettersi in una disposizione di ascolto – si integra e si potenzia con una tecnologia, sempre più perfezionata. Una posizione, però, mai statica ma in costante divenire. A sottolineare questo aspetto, una linea continua che si svolge fino a lasciar intuire un percorso circolare per arrivare al punto.

La soluzione scelta
Siamo dunque arrivati ad una soluzione grafica che potesse rappresentare l’importanza di una presa in carico consapevole, informata, razionale ma capace di sostenere un percorso capace di avvicinare il medico al paziente e al cittadino, rendendolo parte di un sistema garantisca la migliore possibile salute.
